Archivi categoria: strumenti digitali per la didattica

Doniamo la nostra voce per chi ne ha bisogno

Spesso a scuola ci riempiamo la bocca di paroloni come “inclusione”, “attenzione ai più deboli”, “integrazione”.

Ecco, oggi propongo un’azione concreta per metter in atto quanto, spesso, resta un mero desiderio.

Si tratta di leggere un libro e mettere a disposizione la propria lettura per la realizzazione di audiolibro.

Una persona ipovedente può essere autosufficiente in ogni cosa, magari con l’aiuto di qualcuno, per carità, ma ci sono cose semplici come leggere un romanzo, una storia, un racconto, che non può fare facilmente, nemmeno usando il Braille.

I libri in Braille, oltretutto, sono pochissimi, ci sono alcune biblioteche anche molto fornite, ma difficile trovare l’ultimo romanzo appena uscito o la guida di cui si ha bisogno o anche solo il giornale regionale o il settimanale preferito.

Per questo motivo vengono in aiuto gli audiolibri, sono dei libri letti da attori, cantanti o dagli scrittori stessi, si possono ascoltare in lettori Mp3 oppure direttamente da internet e permettetemi di dire che anche chi vede benissimo può trarre vantaggio da questo tipo di supporti, magari lo si potrebbe ascoltare mentre si è rilassati in vasca o mentre ci si reca al lavoro.

Ma gli audiolibri non nascono dal nulla, servono persone disposte a prestare la propria voce e la propria dote comunicativa per registrarli.

La lista delle associazioni che ricercano voci

1- ADOV – Associazione Donatori di Voce di Genova —> adovgenova.com/dona-la-tua-voce/ 

2- ADOV – Associazione Donatori di Voce di Pavia —> www.audiotecaadov.it3- Maestra Tiziana —> maestratizianab.altervista.org/dona-la-tua-voce/

3- Libro Parlato —> www.libroparlato.org/donatori-di-voce/come-diventare-donatore/

Chi di voi avrà la voglia (il tempo in questo periodo non manca!) di compiere la classica “buona azione”?

Social media e didattica: una infografica

Edudemic: 25 modi in cui si possono integrare i Social Media nell’Educazione – 25 Ways Teachers Can Integrate Social Media Into Education http://www.scoop.it/t/aulamagazine/p/4065565785/2016/06/23/edudemic-25-modi-in-cui-si-possono-integrare-i-social-media-nell-educazione-25-ways-teachers-can-integrate-social-media-into-education

Non solo tesi

Tempi duri per gli studenti furbi. A porre fine al “copia e incolla” delle tesi di laurea ora è arrivato “Compilatio”, un software anti-plagio che terrorizza i ragazzi ma aiuta i docenti a scoprire chi sceglie la strada più facile al posto dello studio e della fatica di costruire una tesi.

http://ischool.startupitalia.eu/education/55243-20160614-compilatio-bicocca-tesi

Sullo stesso argomento vedi anche http://www.pearltrees.com/mfesteggiante/valutazione/id14857912#item161006880

Gamification: alcuni dati

Una recente ricerca della University of Dever Business School, segnalata anche da Yann Teyssier in un suo articolo, ha avuto modo di dimostrare proprio l’efficacia di quelle che vengono definite “game based learning platforms” (un altro modo per definire le piattaforme gamificate) nel creare coinvolgimento da parte dell’utenza nei processi di apprendimento.

In base a questa ricerca emerge chiaramente che chi utilizza una piattaforma gamificata nei processi di e-learning:

Acquisisce in media l’11% in più di conoscenza concreta (banalmente, apprende l’11% in più di informazioni);
Acquisisce il 14% in più di “abilità” basate sulle conoscenze appena acquisite;
Riesce a conservare circa il 9% in più di informazioni nel lungo periodo;
Questi dati ci indicano in pratica che chi utilizza la Gamification generalmente acquisisce più informazioni, le “conserva” meglio e soprattutto le elabora in modo più efficace, imparando ad applicarle.

http://www.gamification.it/senza-categoria/dove-eravamo-rimasti/

Le app per la ricerca e lo studio

Oltre alle infografica che fondono la tassonomia di Bloom e le app, quest’altra infografica circolare può risultare interessante specie a chi fa ricerca.

Survey of scholarly communication tool usage https://bibliosan20.wordpress.com/2016/06/10/survey-of-scholarly-communication-tool-usage/

Metodo Montessori: meglio del digitale

Sono sempre stato contrario all’uso del digitale nella scuola dell’infanzia e ho avuto anche qualche perplessità quando si parla dei primissimi anni delle elementari.
È opportuno ripensare il ruolo del digitale perché non diventi una brutta caricatura del mondo analogico.

… si potrà costruire un futuro dove i ragazzi andranno a scuola per imparare qualcosa di nuovo, di inedito, per scoprire, per cercare, piuttosto che sorbirsi, invece del vecchio libro di testo, lo stesso vecchio libro di testo ma su supporto digitale.

https://www.uppa.it/educazione/montessori/la-scuola-montessori/