Nativi digitali? Forse che si forse che no
Depende, de qué depende,
de según como se mire todo depende.
…Questo dato rende la “efficace” la metafora di Prensky. Essa identifica la “singolarità” che caratterizza i nuovi esemplari di Homo sapiens digitalis che stanno vivendo la loro infanzia e pre-adolescenza sul nostro pianeta. L’adattamento a questo nuovo ambiente socio-tecnologico, un ambiente, sempre più digitalmente aumentato, ridisegna e rimodella – come hanno già fatto l’oralità, la scrittura e la stampa (Roncaglia, 2010) – tutte le pratiche relazionali, cognitive e, ovviamente, anche quelle dell’apprendimento, dimostrando, una volta di più, che la nostra è da sempre una “natura tecnologica” (Moriggi, 2014
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Comunicazione di servizio
Ecco il link al primo modulo:
http://goo.gl/forms/jiuRtEoi4nbgqwe23
e al modulo delle colleghe di Pantelleria
Internet of things: c’era una volta lo hacking “etico”
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O quantomeno, cambiare la password di sistema, senza utilizzare il proprio nome o la data di nascita. No, anche se la scrivete al contrario, non siete sicuri.
Internet of things: c’era una volta lo hacking “etico” http://www.valigiablu.it/hacking-etica/
Piccoli scienziati crescono
Un’applicazione di Google che ci permette di condurre esperimenti a partire dai sensori dei nostri smartphone.
http://www.androidworld.it/2016/05/20/science-journal-app-scienza-399466/
Ciao ciao VGA
Dopo 30 anni di onorato servizio, la VGA va in pensione http://www.wired.it/gadget/computer/2016/05/13/morte-vga/