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Scusi ma lei che ne sa?

L’ignorante di cento anni fa, era ignorante perché non aveva nessuna informazione, gli mancavano del tutto le notizie. Quello di oggi è ignorante perché ha troppe informazioni e gli mancano i mezzi per selezionarle. 

Il problema è quando questa “cultura” viene esportata nei mezzi di comunicazione, in televisione, quando il laureato all’università di Google viene “promosso” ad interlocutore credibile, a controparte normale di chi invece ha competenza in un campo. Anche questo, probabilmente, è il risultato dell’ignoranza sociale che ci fa vedere tutto realizzabile e raggiungibile. Tutto questo rende la comunicazione, che con internet è diventata velocissima, semplice e rapidamente fruibile, molto complicata, lenta, poco utile.
L’esperto (quello vero) perderà più tempo a spiegare gli errori dell’altro esperto (quello falso) che a diffondere vera conoscenza. Spiegare ad un incompetente un argomento specialistico porta via moltissimo tempo perché presuppone conoscenze enormi, che si acquisiscono con il tempo e lo studio.

Così si realizza un danno imprevisto.
Internet si trasforma da strumento di conoscenza rapida a strumento di disinformazione di forte efficacia.

Scusi ma lei che ne sa? http://medbunker.blogspot.com/2017/05/scusi-ma-lei-che-ne-sa.html

“I robot distruggeranno il lavoro, quindi serve il reddito minimo garantito. Siate creativi o una macchina vi sostituirà”

Che genere di lavori sono a rischio nei prossimi 10 anni?
Non è questione di basso salario o basso valore aggiunto, ma ripetitività. Se in teoria qualcuno può capire come funziona il tuo lavoro sulla base di dati e resoconti, allora il tuo lavoro può essere distrutto dall’automazione. E’ il caso per esempio dei medici radiologi: serve un grande investimento di tempo ed energie per sviluppare una capacità diagnostica che già ora è inferiore a quella di alcuni sistemi automatizzati.

Quindi cosa consiglia ai giovani che devono scegliere un percorso?
Evitare una carriera che sia routinaria e prevedibile. Meglio essere creativi, non solo artisti, ma anche come ingegneri o scienziati capaci però di pensare out of the box, come si dice in inglese, cioè in modo originale. Sono relativamente al riparo anche i lavori che richiedono molta interazione umana, come i servizi della o quelli che richiedono relazioni complesse e mutevoli con i clienti.

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“I robot distruggeranno il lavoro, quindi serve il reddito minimo garantito. Siate creativi o una macchina vi sostituirà” http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/17/i-robot-distruggeranno-il-lavoro-quindi-serve-il-reddito-minimo-garantito-siate-creativi-o-una-macchina-vi-sostituira/3590386/